Chiesa del Santissimo nome di Gesù all'Argentina
Percorso: LA MAGNIFICENZA DEI PAPI. LE OPERE DEI GIUBILEI
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Ti trovi nell'itinerario: IMPEGNO E SANTITÀ. IGNAZIO DI LOYOLA E FILIPPO NERI
Piazza del GesùFoto Archivio Fotografico F.E.C.
Via del GesùLa via prende il nome dalla vicina chiesa del Gesù. Verso la metà della strada, dietro la tribuna posteriore dell’attuale chiesa di Santo Stefano del Cacco, era ubicata la seconda sede del Collegio Romano (1551-1557). In essa si inaugurarono le cattedre di filosofia e di teologia nel 1553, si conferirono i primi titoli accademici (dottorato in teologia) nel 1556 e si ebbe la prima rinnovazione dei voti nel 1557. Alla fine della strada si gira a destra verso via del Piè di Marmo. Più o meno a questa altezza erano ubicate due case che Ignazio affittò nel 1552 come sede del neonato Collegio Germanico. L’anno successivo il collegio trovò una sede molto più ampia tra le chiese di Santo Stefano del Cacco e di San Giovanni, in piazza della Pigna.
Piazza del Gesù
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Tutti i giorni 7:00-13:00 e 16:00-19:45. Ingresso libero.Nel 1551 Ignazio commissionò all’architetto Nanni di Baccio Bigio il disegno di una chiesa per la Compagnia. La pianta venne ridisegnata nel 1554 da Michelangelo, ma anche il suo progetto rimase sulla carta. Il cardinale Alessandro Farnese finanziò i lavori nel 1561 e ne affidò la direzione al Vignola (1568-1575). Dopo la morte del Vignola, il cantiere passò a Giacomo Della Porta, che rielaborò il disegno della facciata e progettò la cupola. Nella volta della navata centrale, si trova il Trionfo del nome di Gesù, grandioso affresco del Baciccio. Nel transetto di sinistra si trova la cappella di Sant’Ignazio, opera di Andrea Pozzo. Le spoglie del santo riposano, sotto l’altare, in un’urna in bronzo dorato.
Foto Archivio Fotografico F.E.C.
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Tutti i giorni. Lunedì-sabato 16:00-18:00. Domenica e festivi 10:00-12:00. Ingresso libero.Le stanze di Ignazio si trovano all’ultimo piano della residenza costruita da Ignazio e da padre Codacio tra il 1543 e il 1544. Il modesto appartamento era così suddiviso: una stanza per l’accoglienza degli ospiti, un piccolo studio e camera da letto, la cappella e un ambiente per l’attendente di Ignazio. Da questa dimora Ignazio governò la Compagnia per dodici anni, curò la corrispondenza, scrisse la seconda Formula dell’Istituto, completò la stesura delle Costituzioni e morì il 31 luglio 1556. Nel 1599 fu costruita una Casa Professa al cui interno furono preservate le quattro stanze. Vi sono conservate numerose lettere, documenti e cimeli legati al santo, la sua piccola scrivania, una copia della prima edizione degli Exercitia Spiritualia (1548), il mantello e i calzari. Un corridoio esterno alle stanze, decorato verso il 1680 da Andrea Pozzo, celebra la figura del santo.
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