Dopo Porta Nomentana, le Mura inglobano i Castra Praetoria, la grande caserma per la guardia imperiale fatta costruire da Tiberio nel 27 d.C.; oggi l’area è in parte occupata dalla Caserma Macao.
La sovrapposizione del moderno sull’antico è il motivo conduttore del percorso che inizia dagli archi viari moderni di Via dei Ramni. Da qui, parti riconoscibili dell’opera di Aureliano si presentano come isole in un mare di riprese e restauri che rappresentano tutti i 17 secoli di storia delle Mura. Epitome di questo, e suggestiva per il suo aspetto (de)cadente, è la presenza della Villa Gentili oggi Dominici, innestata sulle Mura e le torri fin dal 1741 e fonte di meraviglia nei passanti. Passata la villa, l’asfittica vicinanza dei palazzi di San Lorenzo lascia spazio a una piazzetta che dona il giusto respiro al bianco vanto onoriano della Porta Tiburtina, affiancata dallo svettare delle sue torri medievali. Il varco del tramway di Tivoli accanto alla Porta permette di giungere subito di fronte all’arco augusteo dell’Acqua Marcia, splendido nelle sue proporzioni perfette e solido abbastanza da ospitare anche l’acquedotto Felice 15 secoli dopo la sua costruzione.Immagini su concessione di Roma Capitale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
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